Dopo la chiusura di Facebook Gifts, il tentativo di Facebook di creare un proprio ecosistema e-commerce per vendere ai propri utenti, il social network di Mark Zuckerberg dimostra di volersi concentrare sull’aiutare le aziende a vendere attraverso la propria piattaforma, piuttosto che vendere in prima persona, e lo fa con un sistema di servizi sempre più ampio. Vediamo dunque quali funzioni sono presenti per aumentare le vendite del proprio e-commerce sfruttando Facebook.
Il tasto compra di Facebook
Il tasto Buy, acquista/compra, è una call to action che può essere inserita all’interno delle inserzioni e consente agli utenti di comprare senza lasciare Facebook, un enorme vantaggio per il social network. Un vantaggio anche per gli utenti, in particolare da mobile, in quanto non dovranno lasciare l’app per completare il loro acquisto, evitando così il fastidioso passaggio da un’app all’altra per completare il processo.
Al momento Facebook non chiede una percentuale sulle vendite ma fa pagare solo il costo dell’annuncio, tuttavia è possibile che in futuro applichi un costo ad ogni vendita completata. Le informazioni sui metodi di pagamento utilizzati dagli utenti non saranno utilizzate da Facebook e l’utente potrà decidere di volta in volta se tenerle salvate o meno.
Annunci sponsorizzati multi-prodotto
Gli annunci sponsorizzati multi-prodotto sono una tipologia di annunci rivolti specificatamente agli e-commerce in quanto consentono l’inserimento di più immagini in un unico annuncio. L’inserzionista può caricare fino a tre diverse immagini e l’utente può scorrere tramite il passaggio del dito in orizzontale. Questa tipologia di annunci, presentata in giugno, prevede per ogni immagine una descrizione ed un url di destinazione specifico.
Utilizzando questa tipologia di sponsorizzazione è possibile mostrare agli utenti più oggetti, possibilmente correlati tra loro, diminuendo la spesa, un aumento del CTR e il costo per acquisizione in quanto con un unico annuncio si mostrano tre prodotti diversi.
Pubblico di destinazione personalizzato
Con i miglioramenti apportati da Facebook alle custom audience, il gruppo di parametri di definizione del pubblico di destinazione degli annunci, la principale novità a mio parere è che le aziende possono caricare gruppi di indirizzi e-mail o altre informazioni di identificazione dei clienti per raggiungere un pubblico sempre più accurato, in questo caso un pubblico che si è registrato al proprio sito o che ha compiuto una determinata azione come l’iscrizione ad una newsletter.
Un’altra forma di targeting è data dal pubblico che non ha visitato ancora il nostro sito web o utenti che hanno visitato una pagina specifica.
Gli inserzionisti possono anche costruire segmenti altamente mirati di pubblico in base alle proprie esigenze, come ad esempio per i diversi prodotti nel loro catalogo, o definire il pubblico in base all’attività passata di quest’ultimo sul sito web dell’inserzionista.
I dati caricati non saranno trattenuti e elaborati da Facebook al di fuori di Facebook Ads perciò la privacy degli utenti viene salvaguardata.
Facebook Exchange
Presente già da tempo, Facebook Exchange consente di mostrare le inserzioni a tutti quegli utenti che hanno compiuto una precisa azione sul web, come aver già visitato il nostro sito web. Exchange permette quindi di raggiungere un pubblico che ha già dimostrato un interesse nei confronti dell’azienda o del brand, in modo da offrirgli prodotti e servizi simili.
Facebook Exchange non sostituisce il sistema di Facebook Ads ma lo incrementa per consentire una strategia di remarketing. La combinazione di inserzioni deve essere utilizzata insieme a Facebook Exchange per raggiungere il proprio obiettivo di marketing, in questo caso l’aumentare delle conversioni online.
Credits immagine di copertina: Mashable Composite